CI UNIAMO AL DOLORE DELLE FAMIGLIE DI TUTTI QUESTI GIOVANI RAGAZZI, MA VOGLIAMO FARE UN APPELLO.

Ci capita spesso restare esterrefatti al numero impressionante di incidenti stradali, soprattutto quando si tratta di giovani vittime. Dietro a queste morti c’è una scarsa conoscenza del valore della vita. C’è un impulso di trasgressione che travalica limiti sconosciuti agli stessi protagonisti, che pieni di vita, affamati di vita, la mettono a repentaglio in modo quasi suicida per ricevere in cambio qualche emozione superficiale. Si può ridurre il discorso sui limiti, leggi e controlli, o non è forse venuto il momento di affrontare la questione alla radice?Possiamo aspettare una legge, una multa, una sanzione che ci possa salvare la VITA?Guidare, non è solo far muovere il veicolo o mettere le marce. Guidare vuol dire allenare ed educare il cervello all’attenzione sulla strada, agli innumerevoli pericoli che essa ci nasconde. La guida “fai da te”, purtroppo, nella stragrande maggioranza dei casi non contempla questa fase preparativa con il risultato che ci appare, in modo evidente, sotto gli occhi.Di fronte a tanti incidenti non bisogna di avere paura né tanto meno chiudere gli occhi. Occorre invece capirne le cause in modo da prevenirli ed evitarli.

  • Giuseppe Minischetti

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